venerdì 15 aprile 2011

10 APRILE: a Lampedusa ancora sbarchi e diritti negati

Oggi i briganti ( così si chiamano tra loro i militanti delle brigate della solidarietà attiva ) presenti a Lampedusa si sono avvicinati al CPA “imbriacola”, un centro presidiato costantemente da una nutrita presenza di forza dell’ordine (esercito e guardia di finanza) nonostante non si trovi in una zona militare. Lo scopo era quello di far arrivare, con messaggio registrato in arabo e diffuso da un megafono, alla conoscenza dei migranti chiusi nel centro informazioni essenziali inerenti al diritto di asilo ed alla tutela dal rimpatrio collettivo forzato, misura quest’ultima che pone l’Italia al di fuori di ogni diritto Europeo. Il tentativo è riuscito solo in parte a causa dell’intervento, poco prima della fine del messaggio, delle forze dell’ordine insospettite dall’immediato interesse dimostrato dai migranti. I militanti della BSA sono stati quindi allontanati dall’area limitrofa al campo. Ciò nonostante l’azione ha suscitato l’interesse anche dei giornalisti presenti, i quali avvicinandosi hanno chiesto notizie relative ai prossimi interventi e progetti. 
Nel frattempo i briganti proseguono nella loro opera di inchiesta e documentazione sulla situazione degli immigrati e della popolazione locale. 
Per quanto riguarda la situazione sbarchi, ieri notte sono state tratte in salvo trenta persone di nazionalità tunisina da una barca che stava per naufragare a causa del forte vento, mentre per stanotte sono annunciati numerosi altri arrivi.