venerdì 14 settembre 2012

Lettere dall'Emilia: dire la verità è un atto rivoluzionario


L'attenzione sul terremoto si sta evidentemente riducendo. Come ogni questione di cui non si parla, il terremoto in Emilia semplicemente non esiste più. Come l'Aquila, ancora tutta da ricostruire: non se ne parla e miracolosamente, nella testa della gente, l'intera città è ricostruita.
Ma questa è la realtà virtuale, adatta a chi si accontenta di verità semplici, costruita da chi ha da nascondere incompetenza e magari qualche "scorretezza" a favore di qualche amico imprenditore edile. Noi ci teniamo a ribadire, ancora, che l'emergenza non è finita, che l'Emilia è ancora scossa.
Che dietro la retorica degli emiliani che, come robot, superano ogni difficoltà e ricostruiscono tutto da soli , anche senza l'aiuto dello stato, c'è una realtà che ancora non ce la fa a reagire. Una retorica perversa, quella ufficiale, che cerca di giustificare lo spostamento di responsabilità: i soldi non ci sono, gli emiliani facciano da soli. Come se lo Stato non dovesse giocare nessun ruolo in questa situazione.
 E pensare che siamo in piena crisi economica e che quello in Emilia sarà il primo terremoto in cui lo Stato non risarcirà le famiglie per i danni alle proprie abitazioni.

Pubblichiamo questa lettera anonima, ringraziando infinitamente chi l'ha scritta.

Oggi più che mai dire la verità è un atto rivoluzionario.     
L'Emilia è ancora scossa! Diamoci una mossa!

Vivo a Rovereto/Secchia , un piccolo paese frazione del comune di Novi di Modena fra i piu’ colpiti dal sisma del 20 e 29 Maggio 2012 , non diro’ il mio nome perché non amo la pubblicità della mia persona e famiglia , sicuramente tutte le persone nelle mie condizi...oni si immedesimeranno a quanto sto per illustrarvi .
premetto che vivo in tendopoli da Agosto, con la scossa del 20 Maggio non era accaduto niente alla mia abitazione ma la paura era già tanta . Il 29 maggio quando ha iniziato a tramare la terra per tante ore è subentrato il panico , la paura ti inonda la mente e non ti fa ragionare lucidamente , il non sapere quello che sta succedendo e quello che succederà ti confonde incredibilmente.
Questa paura non sapevo che esistesse , sembravo proiettata dentro un film, non ero a conoscenza di quanto una persona potesse piangere .vedere la propria casa e quelle intorno sobbalzare come se fossero di plastica leggera , vedere le altre persone impaurite come me , mi ha fatto capire di quanto poco potere abbiamo sulla faccia della terra . Ma tutto questo dolore e paura era niente in confronto a quanto bisogna affrontare e subire per andare avanti per cercare di rialzarsi .La mia casa è stata danneggiata gravemente e da subito , il 29 maggio, non sono potuta rientrare in casa .
Mi sono accampata , come altri , per iniziare la ripresa (pensavo !!! ) invece ho capito che dovevo iniziare a sopravvivere .
Il comune emanava bollettini su cosa fare e tutti a accorrere , a fare file, per capire come comportarsi e per chiedere cio’ che promettevano le istituzioni .
1)subito distribuivano i pasti ma poco tempo dopo hanno smesso spiegando che costavano troppo e quelle risorse sarebbero servite per fare altro piu’ importante, questa è stata la prima umiliazione , come se non fosse importante distribuire cibo a famiglie senza casa nel momento di emergenza totale .
2) Richiesta di contributo di autonoma sistemazione : inizialmente € 100,00 al mese a persona !!! Poiché ne hanno fatto richiesta poche persone ( tra l’altro è veramente una elemosina) è stato innalzato a € 200,00 ( € 200,00 x 12 mesi = € 2.400,00 : 365 gg = € 6,58 al giorno) e comunque a tutt’oggi non è stato ancora erogato nulla ; altra umiliazione .
3)Ho chiesto di accedere solo ai pasti della protezione civile e me l’hanno negato perché non possedevo alcuni requisiti , che non mi hanno elencato, e mi hanno risposto che se volevo usufruire (come se fosse un regalo) dei posti dovevo risiedere in tendopoli :” o dentro o fuori e ti arrangi !! “ Sono entrata in tendopoli perché non trovo giusto che mi debba arrangiare da sola e se solo lo avessero fatto anche tutti gli altri con case inagibili forse si affretterebbero a trovare delle soluzioni dovendo provvedere a un considerevole numero di persone . Voglio precisare che nel campo della protezione civile ci sono volontari che lavorano quasi ininterrottamente , gentili, disponibili, e con un dono di altruismo fuori dal comune ; la mensa gestita sempre da volontari della croce rossa facevano si che in quell’attimo di distribuzione dei pasti fosse familiare ………ma ci è stato tolto anche quello , la cucina non c’è piu’ e i pasti arrivano da Carpi in monoporzioni ridicole,in contenitori di alluminio , pasta scotta cucinata sicuramente tre ore prima e cibo di scarsissima qualita’ .
La spiegazione del primo cittadino è stata quella che si legge sui giornali , siamo pochi in tendopoli e i soldi servono a altro !!! questa non è un’altra umiliazione ???
Il cibo distribuito di certo è peggiore di quello distribuito nei carceri ….. ma i carcerati hanno commesso dei reati , la nostra colpa invece è solo quella di essere stati colpiti dal terremoto . Il nostro primo cittadino , da buon padre di famiglia , come fa’ a non chiedersi : ma i ragazzi , i bambini , le persone che lavorano tutto il giorno come fanno a campare con 30/40 gr di pasta in bianco piena di olio e con 80 gr di di pollo ??? Penso che non le interessa altrimenti avrebbe cercato altre soluzioni ! Ennesima umiliazione.
4)Siamo oramai a metà Settembre e ancora non si sente nulla per quanto corcerne i moduli abitativi per le persone fuori casa , il freddo è alle porte , i ragazzi devono iniziare la scuola … !!! Anche questa …. È umiliazione ….
Allora mi sono detta : è uno scherzo vero ???? mi state prendendo in giro per giocare un po’ ?? NO PURTROPPO NO .!! Mi sento triste , amareggiata , delusa , a ogni mia domanda esposta a chi di dovere sento sempre le stesse risposte “ non lo sappiamo “ “ “bisogna aspettare “ MA ASPETTARE COSA ?? SONO TRASCORSI 100 GIORNI !!
Sento che la mia pelle , che paragono alla mia dignità e ricopre e custodisce la mia persona me la stanno tirando via scuoiandomi viva , mi sento su una strada a senso unico senza via di uscita , mi fanno sentire un NIENTE, mi fanno sentire come le persone fotografate nude nel campo di concentramento e non hanno scelta di vita . Eppure la mia dignita’ me la sono cucita io addosso guadagnandomela con i sacrifici , con il rispetto delle regole , con l’educazione , da bravo cittadino ! E cosa mi ritrovo ? Mi ritrovo uno stato che mi ha appiccicato una etichetta con il prezzo di valore che mi ha attribuito e cioe’ € 6,58 al giorno ! Questo prezzo l’la stabilito lo stato unilateralmente perché deve pagare lui , ma quando devo pagare io da me pretende quasi il 60% del mio sudore . Gli aiuti ricevuti sono stati di persone private che cercavano di essere utili , come potevano , in un momento cosi’ tragico . Ho riflettuto molto in questi 100 giorni e ho capito che le persone che si sono salvate da questo terremoto sono quelle decedute sotto le macerie , mi dispiace dire questo perché colpisco le famiglie che hanno perduto i loro cari , e chiedo scusa , ma è quello che penso . Vorrei che i membri del governo , regione, provincia, comuni venissero a vivere in tendopoli o accampati nei campi affinchè si potessero rendere conto di quanto stiamo vivendo . Non ho piu’ voglia di sentire discorsi sulla ricostruzione, discorsi su come è importante stare e rimanere uniti , di discorsi su come come rinascera piu’ bello il nostro paese…. Si parla …si parla … ma i fatti sono ancora lontani, mettete a disposizione la liquidità, che avete già in tasca, a favore dell’Emilia prima che la gente ; quella rimasta, vada via .Il terremoto non mi ha ucciso …ma lo state facendo voi e in questo momento mi vergogno di appartenete a questo stato.