mercoledì 11 settembre 2013

[BSA TOSCANA] solidarietà al collettivo Caracol e all'Unione inquilini di Viareggio

Ad Agosto la federazione viareggina del Prc ha sbattuto fuori il collettivo Caracol e l'Unione inquilini dal circolo di via delle Libertà 43. I compagni hanno prima ricevuto una lettera di avviso di liberazione della sede, poi si sono trovati la struttura chiusa coi lucchetti e il materiale sequestrato dentro. Di ieri invece l'ultima puntata della storia, lo sgombero:  a Caracol ed Unione Inquilini è stato permesso di rientrare per recuperare i materiali mentre gli occhi vigili dell'intera dirigenza del PRC viareggino e della Digos si assicuravano che entrasse nella sede una sola persona per volta.
Il Circolo Caracol, di proprietà del PRC, dopo 10 anni di chiusura nel 2009 si rianima, diventando un punto fondamentale per la costruzione delle lotte viareggine. Allora perché lo sgombero? La colpa è stata non aver tollerato l'ennesima alleanza col PD. Quel PD dichiaratamente neoliberista, responsabile della cancellazione di quasi tutti i diritti sul lavoro e della riduzione (fino quasi alla scomparsa) del welfare state. Quel PD che in Toscana (come ogni regione “rossa”) significa sistema di potere, cooperative rosse, clientelismo, ma anche inceneritori, sfratti, rigassificatori, cariche contro precari e disoccupati.
Certo è inutile dire che arriva all'infamia l'attuazione di uno sgombero contro compagni ad opera di altri “compagni” (o dichiarati tali), ma ancor più grave appare la questione se si valuta il contesto viareggino. Il circolo Caracol e l'Unione inquilini sono infatti tra le poche realtà viareggine impegnate attivamente nelle pratiche sociali, organizzano Gruppi di Acquisto Popolare, una scuola popolare e iniziative per il diritto alla casa. Entrambe fanno parte della R@P, rete delle autorganizzazioni popolari, che ha fatto dell'autorganizzazione e delle pratiche sociali dal basso il punto cardine dell'azione politica militante in piena crisi economica.
Il Circolo Caracol dal 2009 ha fatto vivere la politica delle pratiche, del far coscienza e della lotta di classe, tutte cose che prevedono di stare in strada, a gamba tesa nelle contraddizioni del capitale, fianco a fianco con i lavoratori in lotta e le famiglie in difficoltà praticando solidarietà attiva. Un metodo di lavoro che comporta un'acquisizione di esperienze che dà un'idea del mondo ben diversa dalla visione parziale del burocrate rinchiuso nel consiglio comunale, più impegnato a trattare col Pd per il sostegno alle prossime elezioni che ad intercettare i bisogni reali dei proletari colpiti dalla crisi.
Quel che è successo al Caracol e all'Unione inquilini colpisce anche la Brigata di Solidarietà Attiva Toscana e non solo per il banale motivo che quella sede è anche la nostra sede legale. Ci riguarda perchè questo sgombero è una guerra scatenata contro un modo di fare e vivere la militanza, contro un universo di pratiche, solidarietà dal basso e orizzontalità che i trafficatori di accordi e accorducci non possono capire né sostenere, dato che non hanno la levatura morale per farlo. Quel che è successo al Caracol e all'Unione inquilini rimanda ormai ad una differenza ormai abissale di essere e pensarsi compagni. 


Solidarietà ai compagni del Collettivo Caracol e dell'Unione inquilini di Viareggio.
In opposizione alla svendita del patrimonio anticapitalista, organizziamo lotta di classe dal basso!


BRIGATA DI SOLIDARIETA’ ATTIVA TOSCANA